I’tikaf: il ritiro spirituale

Ramadan. Veviamo le ultimi dieci giorni di ramadan. È al tempo stesso una gioia di poter approfittare di questo momento intenso e particolare, dove ogni atto di devozione pesa molto, ed una tristezza, quella di vedere ramadan concludersi.

I dieci ultimi giorni del mese di ramadan hanno un carattere particolare, legato ad una pratica profetica, il ritiro spirituale (i’tikaf). Come riportato in un hadith autentico, il Profeta, pace e benedizione su lui, si ritirava durante l’ultima decade di ramadan :

“Il Profeta (pace e benedizione su di lui) compiva l’i’tikaf durante l’ultima decade del mese di ramadan fino alla sua morte. Dopo la sua morte le sue mogli hanno continuato a farlo.” Hadith riportato da Bukhari

L’obiettivo del ritiro spirituale è di dedicarsi pienamente alla meditazione ed all’adorazione. L’ascesi spirituale, l’i’tikaf permette al credente di strapparsi alle vicissitudini di quaggiù (mondo terreno) per orientare la sua anima verso Dio. In questa occasione, si moltiplica la recitazione e la lettura del Corano e si lavora molto per rafforzare la propria fede.

Questa sunna (tradizione profetica) viene purtroppo trascurata. Tuttavia, negli ultimi anni nelle moschee l’i’tikaf è tornato ad occupare la sua posizione di prima. Si tratta come minimo di permettere ai fedeli di passare questi dieci ultimi giorni – in tutto o in parte – nella moschea, addirittura di organizzare l’i’tikaf (accoglienza, mettere a disposizione dei locali, occuparsi dei pasti, ecc.).