Le condizioni del sacrificio
Il sacrificio deve soddisfare sei condizioni:
La prima è che, deve essere un capo di bestiame, come cammelli, bovini, ovini ai sensi della parola di allah l’altissimo:
“Ad ogni comunità assegnammo un rito, affinché menzionassero il Nome di Allah sul capo di bestiame che Egli ha concesso loro. Il vostro Dio è un Dio unico. A Lui sottomettetevi. Danne la lieta novella agli umili,” (sura 22, versetto 34)
La definizione dell’espressione “Bahimatul an’am” data più sù è quella conosciuta dagli Arabi, come l’hanno detto Hassan, Qatada e altri.
La seconda, è che deve raggiungere l’età legale che è di 6 mesi per gli ovini e 1 anno per gli altri animali. Poiché il profeta saws ha detto:
“Sgozzare soltanto una bestia di un anno o più. In caso contrario, potete sgozzare un ovino di un’età inferiore” (riportato da Mouslim)
- Il termine mussinna indica una bestia di un anno o più.
- Il termine jadhaa indica una bestia di un’età inferiore ad un anno.
- Il cammello detto thany è quello di cinque anni.
- Bovino detto il thany è quello di due anni.
- Il termine jadh’ha designa una bestia di 6 mesi.
Non si può prendere per sacrificio un cammello o un bovino o un ovino che non sono thany. Non si può neppure prendere un ovino che non sia jadha.
La terza è che l’animale deve essere privo dai 4 difetti che invalidano, cioè:
- l’assenza di un occhio, la sua comparsa fuori della sua orbita o così tanto bianco che se ne deducono che l’animale è guercio.
- manifesta una malattia : quella i cui sintomi appaiono sull’animale come la febbre che lo devia dei pascoli e gli taglia l’appetito e la scabbia evidente che rovina la carne e deteriora la salute, e la ferita profonda che ostacola la salute, ecc.
- il difetto del piede che impedisce all’animale di andare normalmente con gli animali sani.
- L’affezione che indebolisce che raggiunge il cervello. Poiché il Profeta fa un gesto della mano in risposta alla domanda relativa alle bestie da non scegliere per il sacrificio: “Sono quattro: quella che zoppica chiaramente, quella che è ovviamente guercia, quella la cui malattia è evidente e quella che trascina una debolezza che la rende indesiderabile” (riportato da Malik in al-Muwatta a partire da un hadith di al-Baraa ibn Azib). Un’altra versione citata nel Sunan e sempre attribuita a al-Baraa ha detto: “Il messaggero di Allaha ha detto davanti a noi: “Quattro (animali) non possono essere presi in considerazione per fungere da sacrificio…” il resto del hadith somiglia a ciò che è detto più sù. (Questo hadith è dichiarato autentico in Irwa al-Ghalil – 11148)
Questi quattro difetti impediscono ad un animale di potere fungere da sacrificio. Inoltre, altri difetti così gravi o più gravi sono assimilati. Qui ci sono alcuni:
- l’animale colpito da cecità.
- l’animale che soffre per un eccesso d’alimentazione, a meno che sia fuori pericolo (di morte).
- quello confrontato ad un parto difficile, a meno che non sia messo fuori del pericolo.
- la vittima di un soffocamento o di una caduta, a meno che non sia completamente rimesso.
- quello che ha difficoltà a camminare a causa di una disabilità;
- quello che ha un piede tagliato.
Se si aggiunge questa serie ai primi 4 difetti, ci si trova con 10.
La quarta condizione è che l’animale deve essere una proprietà di quello che vuole fare il sacrificio. Differentemente, l’autore del sacrificio deve avere l’autorizzazione del proprietario o un permesso legale. Poiché è giudicato invalido il sacrificio fatto da un usurpatore, da un ladro o da parte di una persona che ha ottenuta una bestia con un processo falso, ecc. infatti, è inesatto avvicinarsi a Allah con un atto che implica un peccato.
È valido da parte del tutore di un orfano fare il sacrificio al suo posto, e con i suoi beni se l’abitudine lo vuole e se l’orfano proverebbe un rammarico senza tale gesto. Un mandatario può fare il sacrificio al posto del suo costituente e con il suo permesso.
La quinta condizione è che la bestia da sacrificare non deve essere oggetto di un impegno.
La sesta condizione è il rispetto del tempo legalmente stabilito per l’immolazione del sacrificio. Questo tempo comincia dopo la fine della preghiera della festa celebrata il giorno del sacrificio e prende fine al tramonto del 13esimo giorno del 12esimo mese (Dhul hijja).
I giorni durante i quali si può procedere all’immolazione sono 4: il giorno della festa ed i tre giorni seguenti. Se qualcuno procede all’immolazione del sacrificio prima della fine della preghiera o dopo il tramonto del 13esimo giorno, il suo sacrificio sarà invalido. Questo è fondato su questo hadith riportato da al-Bukhari secondo al-Baraa ibn Azib secondo il quale il Profeta ha detto: “Il sacrificio immolato prima della preghiera, è una carne che si offre alla propria famiglia e non ha alcun valore rituale”.
Si è riportato che jundub ibn Sufyan al-Badjali ha detto: “Ero presente quando il Profeta ha detto: “Chiunque immola il suo sacrificio prima di compiere la preghiera, deve sostituirlo con un altro sacrificio”.
Secondo Nubaycha al-Hudhali il messaggero di Allaha ha detto: “I giorni di tashriq sono giorni durante i quali occorre mangiare, bere e ricordarsi Allah, il potente e maestoso” (riportato da Muslim)
Se, per scuse valide, non si potesse immolare il sacrificio nel corso dei giorni di tashriq, se, ad esempio, l’animale fosse scapato senza alcuna negligenza umana e se lo trovasse soltanto dopo il passare del tempo (normale), non ci sarebbe nessun male a sgozzare l’animale. Sarebbe lo stesso se quello al quale un committente è stato dato per sgozzare l’animale, e ha dimenticato di farlo durante il tempo normale. Questi scuse sono accettabili con assimilazione a quello che dimentica o si ammortizza all’ora fissata per una preghiera. Poiché quello è autorizzato a pregare appena si ricorda o si sveglia.
Si può procedere all’immolazione il giorno e la notte, anche se il giorno resta preferibile.
Il giorno della festa è preferibile, a condizione che si attenda la fine dei due discorsi (dell’imam). Il giorno dopo è preferibile ai due giorni dopo poiché si tratta di affrettarsi a fare del bene.
Tratto da Ahkam al-Udhliyya wa adh-dhakat del Sheikh Muhammad ibn Uthaymin
Eid al-adha avrà luogo sabato 4 ottobre 2014
24 Settembre 2014 @ 22:03
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