Alcune precisazioni che riguardano il digiuno del qadha

Abu Huraira (radhia Allahu anhu) riporta che Rassulullah (sallallahu ‘alayhi wa sallam) ha detto in questo senso:
“Quello che non digiuna un giorno del Ramadhan senza beneficiare per ciò di scuse da parte di Allah e senza essere malato, il digiuno del resto della sua vita non potrà sostituire (la ricompensa che ha perso abbandonando questo sawm).”
(Tirmidhi)

Definizione

Fare il qadha di un digiuno significa compiere un altro sawm per sostituire quello che:

  • A. è stato mancato

(vedere le ragioni che autorizzano l’abbandono temporaneo del digiuno nell’articolo seguente:

Ramadan: quando ha luogo e chi deve farlo ?

  • B. è stato annullato

(vedere l’articolo seguente:

Le cose che annullano il digiuno

  • C. è stato rotto per una ragione valida

Nota: È permesso rompere il digiuno del Ramadan nei due casi seguenti:

  • La malattia, quando si rischia di morire o vedere il proprio stato peggiorare se non si rompe il digiuno.
  • La gravidanza, quando la vita della donna o quella del feto è in pericolo.

Regolamenti diversi

Regola N°1: Il digiuno qadha deve essere compiuto il più rapidamente possibile. Non occorre ritardarlo.

Regola N°2: Non è obbligatorio compiere i digiuni qadha in modo consecutivo, cioè uno a seguito dell’altro. È permesso intervallarli.

Regola N°3: Qualora un digiuno Masnun, Mustahab o Nafl (volontario ed encomiabile) è stato rotto, è necessario sostituirlo compiendo il qadha.