Il mese di Ramadan e il Nobile Corano: il merito della Sua lettura e la meditazione dei Suoi versetti

Anche quest’anno Siamo giunti a questo mese benedetto con l’aiuto di Allah Subhanah, una nuova opportunità che ci si presenta per avvicinarci al nostro Creatore, e per presentare a Lui in questa occasione le nostre migliori lodi e invocazioni.

E quale lode migliore che godersi questi giorni e notti di questo benedetto mese, lasciando da parte le nefaste occupazioni di questo mondo, e afferrare Il Nobile Corano e recitare con umiltà i Suoi nobili versetti.

Abu Umama (RA) ha riferito che il Profeta Muhammad (SAW) ha detto:

«recitate il Corano, perché infatti verrà il Giorno del Giudizio come intercessore per i suoi (quelli che lo leggono, lo trattengono e lo mettono in pratica).» [Sahih Muslim]

Questo hadith ci invita a recitare e a meditare sul Noble Corano e sul senso dei Suoi versetti.

Ci precisa il valore della lettura dei Suoi versetti. Un’adorazione che intercederà per i suoi lettori assidui il Giorno del Giudizio Finale.

Secondo Abdallah Ibn Amr (RA), il Profeta Muhammad (SAW) ha detto:

Il digiuno e il Corano intercedono per il servo.

Il digiuno dice: Signore! L’ho certamente privato di cibo e di bevande durante il giorno così fammi intercedere per lui.

Il Corano dice: Signore! L’ho privato del sonno durante la notte (*) così fammi intercedere per lui. Allora intercederanno».
[Rapportato da Ahmed e autenticato da Sheikh Albani in Sahih Targhib n°1429]

(*) Vale a dire che la persona ha pregato e recitato il Corano durante la notte.

Secondo Abdallah Ibn Abbas (RA), il Profeta Muhammad (SAW) era il più generoso degli uomini e il periodo in cui era più generoso era il Ramadan quando Jibril (AS) lo incontrava.

L’angelo Jibril (AS) lo incontrava ogni notte di Ramadan e studiavano insieme il Corano. Il Profeta Muhammad (SAW) era allora più generoso del vento veloce.

[Segnalato da Bukhari nel suo Sahih n°3554 e Muslim nel suo Sahih n°2308]

L’angelo Jibril (AS) quando faceva la rivelazione del Nobile Corano al Profeta Muhammad (SAW) sentiva il Corano direttamente d’Allah, l’Altissimo, e poi lo trasmetteva al Profeta (SAW). Una rivelazione durata 23 anni.

Il Corano, la più grande misericordia di Dio verso le Sue creature

È essenziale per il digiunatore recitare il Nobile Corano e trascorrere questi giorni e notti benedetti alla Sua lettura, meditazione e apprendimento.

È bene ricordare che l’abbondanza di recitazioni in questi giorni del mese di Ramadan, è certamente molto più meritevole degli altri mesi dell’anno.

Dobbiamo sfruttare questo mese, questo mese di Ramadan, in cui Allah, esaltato Egli sia, ha rivelato il Nobile Corano.

Nel nome di Allah, il Misericordioso, il Compassionevole

Allah ha detto nella Sura Al Baqara n°2 versetto 185 (traduzione ravvicinata dal senso del versetto):

«É nel mese di Ramadân che abbiamo fatto scendere il Corano, guida per gli uomini e prova di retta direzione e distinzione.».

I nostri devoti predecessori (RA) che hanno seguito le orme del nostro amato Profeta Muhammad (SAW) conoscevano i meriti del Noble Corano e della sua recita. Ne fecero per questo la fonte della loro legislazione, la primavera dei loro cuori, e la fonte della loro adorazione.