Ucoii: la sentenza è un passo avanti nella conoscenza dell'Islam

Una sentenza «che rappresenta un passo avanti» nella conoscenza dell’Islam in Italia, «anche se non è vero che l’Islam fa differenza tra uomo e donna: tutti e due sono pari di fronte a Dio». Così il portavoce dell’Ucoii Ezzedin Elzir commenta la sentenza della Cassazione, secondo cui i mariti musulmani non sono autorizzati a maltrattare le mogli.

«È già un passo avanti, nell’interesse di tutto il Paese – osserva – che si riconosca che l’Islam non invita a trattare male la donna in generale. In altri casi invece, a livello europeo, si attenuava la colpa proprio chiamando in causa la religione e la provenienza culturale dell’imputato».

Secondo l’esponente dell’Ucoii, imam a Firenze, i casi di violenza riguardano «uomini che si sentono autorizzati a maltrattare le donne, ma questo nasce dalla loro impotenza, non dalla fede religiosa, in cui il maschio cerca una scusa». Nè nel Corano nè nella tradizione del Profeta infatti, sottolinea, ci sono passi che giustifichino il maltrattamento, «anzi, gli esempi del Profeta vanno proprio nella direzione opposta».

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