L’acqua pura e purificante

L’acqua che deve essere utilizzata per la purificazione rituale (Wudu, Ghusl, pulire lo sporco… ) è acqua pura e purificante.

L’acqua naturale, quella del cielo e della terra: pioggia, mare, fiumi, sorgente, pozzo, acqua della neve così come l’acqua del rubinetto: è considerata come pura e purificante.

La regola generale è che: l’odore, il sapore ed il colore dell’acqua non devono essere alterati: Se le materie pure o i minerali sciolti nell’acqua fanno parte della sua costituzione come la sua terra o come il cloro, utilizzato per il trattamento dell’acqua, o il calcare, questa acqua è considerata pura e purificante ed è buona per la purificazione rituale (abluzione, ghusl ed altro).

Se la materia nell’acqua altera il suo odore, il suo colore o il suo gusto e non è tra le materie che la costituiscono o che si forma nell’acqua in generale, questa acqua non è valida per la purificazione rituale (anche se è pura, non è purificante nel senso rituale) : esempio: l’acqua insaponata (mescolata al sapone: si può utilizzare nei nostri compiti ordinari non rituali (‘âdât) come lavare la biancheria o le stoviglie o il suolo ma non si può usare per la purificazione rituale come l’abluzione minore o maggiore o la pulizia delle sozzure.

L’acqua sporca (najis) (alterata da una sozzura, non è né pura né purificante non deve essere utilizzata né per la purificazione rituale né stessa per i nostri compiti di lavaggi ordinari non rituali (‘âdât).

In sintesi, il principio è che l’acqua è pura e purificante a meno che:

  • Un corpo puro (estraneo) si mischia alterando una o parecchi delle sue proprietà iniziali (sapore, odore o colore). L’acqua, sebbene pura, non è più purificante e perde la sua qualità di sorgente di purificazione rituale.
  • Un’impurità si mischia alterando una o parecchi delle sue proprietà iniziali (sapore, odore o colore). L’acqua diventa così impura.

NOTATE BENE: l’acqua dei mari e degli oceani (sebbene salata) è un’acqua pura e purificante per il Hadith del Profeta (Pace e benedizione su di lui).

Ibn Abî Zayd dice nella sua Risâla: capitolo 3: Quello che prega affida i segreti del suo cuore al suo Signore. Deve prepararsi a questo atto con l’abluzione ( wudu’) o con la purificazione (tuhr) con il lavaggio, nel caso in cui, questa ultima è obbligatoria. Abluzione e purificazione si fanno con l’acqua pura e non mescolata con un’impurità (najâsa); non si adopera un’acqua di cui il colore è stato alterato da un corpo estraneo puro o impuro. Eccezione è fatta per l’acqua che è stata alterata dalla terra che la contiene. È il caso delle acque dei campi salini o fangosi e simili. L’acqua del cielo, l’acqua dei pozzi, l’acqua delle sorgenti e l’acqua del mare, sono buone pure e purificanti. L’acqua il cui colore è stato alterato da un corpo puro che si è disintegrato è pura, ma non purificante per l’abluzione, per la purificazione per lavaggio o per cancellare l’impurità di una sozzura. L’acqua alterata dalla presenza di un corpo impuro non è pura. Una piccola quantità di acqua è resa impura per la presenza di una piccola quantità di un corpo impuro, anche se non comporta l’alterazione.