Condizioni di validità della purificazione

La purificazione è indispensabile per potere compiere certe adorazioni come la preghiera. Affinché la purificazione sia valida, bisogna soddisfare le condizioni di validità ed effettuare i pilastri che sono due cose molto distinte. Quali sono le condizioni di validità della purificazione?

Condizioni di validità e pilastri.

È un dovere compiere gli atti di purificazione (come la piccola abluzione -wudu’- e la grande abluzione -ghusl-) nel modo che Allah ha ordinato, effettuando i loro pilastri e soddisfacendo le loro condizioni di validità. Sono due cose molto distinte dunque.
Un pilastro è un obbligo che fa parte di un atto e senza il quale l’atto non è valido (come il lavaggio del viso durante il wudu’).
Una condizione di validità è un obbligo che non fa parte dell’atto ma senza la quale l’atto non è valido (come il fatto che l’acqua utilizzata per il wudu’ sia pura e purificatrice.

Condizioni da rispettare in modo che la purificazione sia valida

Queste condizioni sono cinque:

1 – L’Islam :

Affinché la purificazione sia valida, la persona deve essere musulmana. Difatti, la purificazione non è valida da parte di un non musulmano.

2 – il discernimento (at-tamyiz)) :

Si considera che il bambino raggiunge l’età del discernimento o della distinzione quando comprende la parola che gli si rivolge e sa rispondere ma anche quando diventa indipendente per mangiare, bere e sa guardarsi dalle sostanze impure (najasah). In modo generale, la distinzione ha luogo verso 6 o 7 anni lunari, ma può avere luogo prima.

3 – l’assenza di tutto ciò che impedisce all’acqua di giungere al membro da lavare :

Difatti, è indispensabile che l’acqua possa giungere al membro da lavare. Se c’è qualche cosa che impedisce ciò come la vernice, grassi o smalto per unghie la purificazione non è valida.

4- Il flusso dell’acqua:

Occorre che l’acqua scorre sul membro da lavare. Pertanto, se si bagna la propria mano con l’acqua quindi si la passa sul viso o sulle mani e gli avambracci durante il wudu’, questo non è valido. In compenso, mettere l’acqua nella cavità della sua mano e distribuirla per mezzo del palmo, ciò è sufficiente e conforme alla sunnah.

5 – che l’acqua sia pura e purificatrice :

Cioè che non sia stata sporcata da una sostanza impura (najasah), che non sia generata di un’altra purificazione come un ghusl o un wudu’ ed infine, che non provenga da un’acqua già utilizzata per eliminare un najasah.
Quando si sono verificate queste condizioni, rimane da compiere i pilastri del wudu’ (ce ne sono 6) o del ghusl (ce ne sono 2).