Natura dell'Islàm

5. Chiunque può rendersi conto che il nostro universo è un universo d’ordine, dove tutte le cose sono rette da leggi e regole. Ogni sua singola parte ha il suo posto fissato in un grandioso insieme, che funziona mirabilmente. Il sole, la luna, le stelle e tutti i corpi celesti appartengono allo stesso sistema e ciascuno di essi segue un corso invariabile, in virtù di leggi immutabili. La terra ruota sul suo asse e le sue rivoluzioni intorno al Sole seguono una traiettoria determinata. Dalla realtà estremamente piccola dell’elettrone a quella smisuratamente grande della nebulosa, tutto, nell’universo, obbedisce a sue proprie leggi, in virtù delle quali la materia, l’energia e la vita appaiono, si trasformano e scompaiono. Lo stesso è per l’uomo. La nascita, la crescita, la vita e l’esistenza dell’uomo, nel quadro della natura, sono regolate da un sistema di leggi biologiche. Sono queste leggi biologiche, le quali regolano il funzionamento di tutto l’organismo, quelle che governano il complesso di tutto l’organismo e il complesso meccanismo biologico dell’uomo: dalle più piccole cellule al cuore ed al cervello. In breve: il nostro universo è un universo assoggettato ad una legge e tutto ciò che ne fa parte segue il corso che gli è stato assegnato.

6. Quest’ordine cosmico che regge l’universo, dall’atomo alle galassie è la legge di Allah, il Creatore e il Signore dell’universo. Giacché tutto il creato obbedisce alle leggi divine, si può dire che tutto l’universo segue, alla lettera, la religione dell’Islàm, perché Islàm non significa nient’altro che sottomissione ed obbedienza ad Allah, il Signore dell’Universo. Il sole, la luna, la terra e tutti gli altri corpi celesti sono, dunque, musulmani, come l’aria, l’acqua, il calore, i minerali, la vegetazione e gli animali. Tutto, nell’universo, è musulmano perché tutto obbedisce alle leggi che gli sono state assegnate da Allah. La lingua stessa di colui che, per ignoranza, nega l’esistenza di Allah o adora numerosi dèi è, per natura, musulmana. La testa di colui che si inchina ad altri che ad Allah è, istintivamente, musulmana. Il cuore di colui che, per difetto di conoscenza, ama e serve altre divinità, è istintivamente musulmano. Queste parti del corpo, infatti, sono tutte sottomesse alla legge divina e le loro funzioni, come i loro movimenti, dipendono da questa unica legge.

7. Ecco, dunque, in breve, l’esatta posizione dell’uomo e dell’universo. Esaminiamo, adesso, il problema da una diversa angolazione. L’uomo possiede una duplice natura, la sua vita si svolge su piani differenti. Da una parte, come tutte le creature, egli si trova in condizioni di assoluta dipendenza dalle leggi naturali, a cui non può sottrarsi; dall’altra, però, egli è dotato di ragione e di intelligenza. Egli ha il potere di pensare e di giudicare, di scegliere e di rigettare, di approvare e di disapprovare. Egli è libero di scegliere la sua religione, il suo genere di vita, nonché di orientare la sua esistenza in funzione delle ideologie di sua scelta. Egli può tracciare il suo codice di comportamento, oppure accettarne uno dettato da altri. Egli è stato dotato di libero arbitrio e può decidere, quindi, come comportarsi. Su questo piano, diversamente dalle altre creature, egli ha ricevuto la libertà di pensiero, d’opinione e di azione. Questi due aspetti coesistono distintamente nella vita dell’uomo.

8. Nel primo caso, come tutte le altre creature, l’uomo è nato e resta musulmano, in quanto obbedisce, automati-camente, all’ordinamento di Allah. Nel secondo caso, invece, egli ha libertà di scelta; ha libertà di essere o di non essere musulmano ed il modo in cui viene esercitata questa libertà divide l’umanità in due gruppi: i credenti e i non credenti. Colui che sceglie di riconoscere il Suo Creatore, lo accetta come unico Sovrano, si sottomette scrupolosamente ai Suoi comandamenti, segue la Legge che Egli ha rivelato all’uomo per la sua vita individuale e sociale, diviene così un perfetto musulmano. In questo modo, costui è riuscito a conseguire un Islàm completo, decidendo volontariamente di obbedire ad Allah sul piano in cui egli è stato dotato della libertà di scelta. Adesso, la sua vita intera è una vita di sottomissione ad Allah e non ci sono conflitti all’interno della sua personalità. Egli è un musulmano perfetto ed il suo Islàm è totale. Islàm, puro Islàm, infatti, è questa totale sottomissione del suo intero essere alla volontà di Allah.

9. Così egli, adesso, si è volontariamente assoggettato a Colui al quale, senza averne consapevolezza, obbediva di già.

La sua conoscenza è, adesso, effettivamente una conoscenza reale, perché egli ha riconosciuto l’Essere che gli ha dato la capacità di imparare e di conoscere: la sua ragione ed il suo giudizio sono armoniosamente equilibrati perché egli, giustamente, ha preso la decisione di obbedire all’Essere che gli ha conferito la facoltà di pensare e di giudicare. Anche la sua lingua esprime la verità perché essa loda il Signore che ha dato la favella. Adesso, la sua esistenza è, per intero, l’incarnazione della verità, perché le sue due nature, l’istinto e la volontà, obbediscono alle leggi dello stesso Unico Iddio, il Signore dell’Universo. Egli è in armonia con l’universo intero perché egli adora Colui che tutto l’universo adora. Un uomo tale è il luogotenente di Allah sulla terra. Il mondo gli appartiene ed egli appartiene ad Allah.