Sport e Ramadan: "Sì, ma non" un sacro dilemma

Conciliare sport e Ramadan è possibile o rischioso? Questa è la domanda che si pone ogni anno il mondo dello sport, soprattutto in questa stagione estiva durante la quale sono registrati picchi di calore. A questa domanda, ognuno ha la sua risposta.

Per quanto riguarda i calciatori, molti hanno già deciso. Gli unici tre giocatori dal Real Madrid musulmani, ossia Karim Benzema, Mahamadou Diarra e Lassana Diarra non si pratica il digiuno di quest’anno. Infine, pochi altri – almeno in Europa – preferiscono fare il loro dovere, con tutte le conseguenze che porta, come Frederic Kanoute del FC Siviglia, secondo lui non può essere scusato ameno che non sia malato o d ‘fare un viaggio estenuante.

Ma questo principio è applicabile in realtà ai giocatori? Risposta difficile, perché il dibattito, che non è ancora finito tra gli sapiente musulmani, ha portato a un’altra domanda: lo sport è considerato come un hobby o una professione?

Le fatwa non sempre risolvono il caso. In Egitto, ad esempio, 26 Agosto la Casa della Fatwa d’Egitto, ovvero la più alta autorità religiosa islamica in materia di editti, ha autorizzato i calciatori ad interrompere il digiuno obbligatorio se impegnati in gare ufficiali, che ha fatto arrabbiare i giocatori e in particolare dagli ulema egiziani di Al-Azhar alcuni dei quali sono noti per essere i riferimenti nel mondo musulmano.