Svolgimento dei riti dell'Hajj
Il pellegrinaggio è composto da quattro pilastri.
L’intenzione della sacralizzazione (Al-ihram).
Questo pilastro consiste nel avere l’intenzione, nel cuore di effettuare il pellegrinaggio per Dio. Essa si verifica quando si raggiungono certi luoghi specifici, in base alla nostra posizione geografica, come indicato dal profeta:
- A Dhû-l-Hulayfa (chiamato oggi Abar Alì) per gli abitanti di al Madina
- A Al-Juhfa (chiamato oggi Rabigh) per gli abitanti del Sham (Siria, Palestina, Libano, Giordania), Egitto e Paesi del Maghreb.
- A Dhat ‘Irq per gli abitanti dell’Iraq
- A Qarn al-Manâzil per gli abitanti di Najd
- A Yalamlam per gli abitanti del Yemen
Colui che viaggia su strada passerà per forza da uno di questi mîqât e vi assumerà l’ihrâm. Colui che vi giunge via nave prenderà l’ihrâm sul battello nel momento in cui quest’ultimo passerà all’altezza di un mîqât. Chi viaggia in aereo sorvolerà l’Hill o passerà presso un mîqât prima di atterrare a Jeddah. Dovrà dunque assumere l’ihrâm all’interno dell’aereo, all’inizio di questo sorvolo
Prima di assumere l’ihrâm, la cosa migliore è quella di purificarsi con il ghusl (abluzione maggiore). Questa purificazione è completata da una toilette generale: taglio delle unghie e dei baffi, rasatura delle ascelle e del pube. E’ raccomandato di terminare questa pulizia del corpo profumandosi leggermente.
La donna che ha le mestruazioni compie lo stesso questo ghusl raccomandato per tutti. Il suo stato non è affatto un impedimento per la sacralizzazione. Durante il compimento dei riti, solo il tawâf le sarà vietato finché ella non si purificherà e potrà ricominciare a pregare, poiché il tawâf è una preghiera, e come per tutte le preghiere lo stato di purezza rituale (tahâra) è indispensabile per compierlo.
Rivestire l’abito dell’ihrâm
L’uomo deve necessariamente (wâjib) abbandonare ogni abito cucito o avvolgente e vestirsi unicamente di due pezzi di stoffa. L’una, chiamata izâr, avvolgente i reni e discendente fino a sotto le ginocchia (condizioni di validità per la preghiera e per il tawâf); l’altra, chiamata ridâ, posta sulle spalle e coprente il dorso e il petto. Ai piedi si possono calzare sandali che lascino i talloni scoperti.
Tali disposizioni relative all’abbigliamento non riguardano la donna; è solo necessario che ella abbia il viso scoperto e che non porti i guanti.
Pronunciare la talbiya.
Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) disse: «Nessun credente pronuncia per Allah la talbiya del pellegrinaggio senza che tutto ciò che si trova alla sua destra e alla sua sinistra, fino all’orizzonte, non testimoni per lui» (Ruzayn)
E’ raccomandato di attenersi alla formula di talbiya di cui si servì il Messaggero di Allah (sallAllahu ‘alayhi wasallam), che è la seguente:
لبَّيْك اللهم لبَّيْك لبَّيْك لا شَريكَ لَكَ لبَّيْكَ
إنَّ الحَمْدَ وَالنِّعْمَة لكَ والمُلكَ لا شَريكَ لكَ
LabbaykAllahumma labbayk labbayka lâ sharîka laka labbayk, inna-l-hamda wa-n-ni’mata laka wa-l-mulk, lâ sharîka lak.
Eccomi a Te, o mio Dio, eccomi a Te! Eccomi a Te, non hai associati a Te, eccomi a Te! In verità la lode, i favori e il Regno sono Tuoi, non hai associati!
- Avere l’intenzione di effettuare il Tawaf, prima della partenza.
- Essere in stato di purezza intenzionale, corporale e dell’abbigliamento, come in preghiera.
- La copertura delle nudità.
- Compiere il tawaf all’interno della moschea, anche se è un po lontano dalla Kaaba.
- Effettuare sette giri intorno alla Kaaba. Ogni giro inizia e finisce alla pietra nera.
- La rotazione attorno alla Kaaba dovrebbe essere nella direzione opposta alla rotazione i n se nso orario. Si deve quindi avere la Ka’ba alla sua sinistra.
- Tawaf intorno alla Ka’ba dovrebbe essere fatto senza interruzione, fatta eccezione per giusta causa.
إنَّ الصَّفا والمَرْوَةَ مِنْ شَعَآئِرِ الله فمَنْ حَجَّ البَيْتَ أوِ اعْتَمَرَ فلا جُناحَ عَليه
أنْ يَطوَّفَ بهما ومَنْ تطوَّعَ خَيرا فإنَّ الله شاكِرٌ عَليمٌ
Inna-s-Safâ wa-l-Marwata min sha’âiri-l-lâhi faman hajja-l-Bayta awi’tamara falâ junâha ‘alayhi an yattawwafa bihimâ, waman tatawwa’a khayran fainna-l-lâha shâkirun ‘alîm.
Safâ e Marwa sono veramente fra i segni di Allah e non ci sarà male alcuno se coloro che fanno il Pellegrinaggio alla Casa o la Visita, correranno tra questi due (colli). Allah sarà riconoscente a chi si sarà imposto volontariamente un’opera meritoria. Allah è grato, sapiente. (Corano II. Al-Baqara, 158).
Gli obblighi di questo terzo pilastro di Hajj:
- Avere l’intenzione di effettuare il percorso tra Safa e Marwa, prima della partenza.
- Compiere il Sa’y dopo Tawaf
- I sette percorsi devono obbligatoriamente succedersi senza grande discontinuità.
- Essere a Arafat in un momento del pomeriggio del 9 Dhul-Hijja fino al tramonto incluso.
- Lasciando Arafat, dopo il tramonto per trascorrere la notte del 10 a Mozdalifa.
- Dopo aver passato la notte a Muzdalifa, i pellegrini giungono a Minâ al mattino del decimo giorno di Dhû-l-hijja. In questo giorno, che è quello del Sacrificio (yawm an-Nahr), cominciano le lapidazioni (ramy), a Alakaba poi compiono il sacrificio.
- Rasarsi o tagliarsi i capelli dopo le lapidazioni del decimo giorno di Dhû-l-hijja e, preferibilmente, dopo aver sacrificato.
- Passare le tre notti del 11, 12 e 13 Dhul-Hijja Mina.
- Lapidazione al pomeriggio dei giorni del tashriq (11, 12 e 13 Dhul Hijja).
Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) disse: «Nessun credente pronuncia per Allah la talbiya del pellegrinaggio senza che tutto ciò che si trova alla sua destra e alla sua sinistra, fino all’orizzonte, non testimoni per lui» (Ruzayn)
E’ raccomandato di attenersi alla formula di talbiya di cui si servì il Messaggero di Allah (sallAllahu ‘alayhi wasallam), che è la seguente:
لبَّيْك اللهم لبَّيْك لبَّيْك لا شَريكَ لَكَ لبَّيْكَ
إنَّ الحَمْدَ وَالنِّعْمَة لكَ والمُلكَ لا شَريكَ لكَ
LabbaykAllahumma labbayk labbayka lâ sharîka laka labbayk, inna-l-hamda wa-n-ni’mata laka wa-l-mulk, lâ sharîka lak.
Eccomi a Te, o mio Dio, eccomi a Te! Eccomi a Te, non hai associati a Te, eccomi a Te! In verità la lode, i favori e il Regno sono Tuoi, non hai associati!