I primi anni del Profeta

La biografia del Profeta è la concretizzazione dell’islam e la sua applicazione nella vita attraverso un modello esemplare. Aiuta il musulmano a comprendere meglio il Corano, ad impregnarsi del suo spirito.

I nostri devoti antenati hanno compilato molto presto l’insieme dei fatti e gesti del Profeta. Per essi, la vita del Profeta era indispensabile per comprendere il Libro di Dio e le Sue prerogative. Era un mezzo che li avvicina del loro Profeta benamato, del suo esempio e del suo amore. Noi, non possiamo comprendere il Messaggio dell’islam senza conoscere la vita del Profeta.

I) la Sua nascita:

1) le sue origini:

Il Profeta appartiene alla tribu di Qoraish. I Qoraish sono degli arabi che discendono da Ibrahim e di Ismael, suo figlio. Avevano al loro carico la guardia della Ka’ba, Casa sacra di Dio edificata da Ibrahim e suo figlio per l’adorazione del Dio unico. Erano reputati per la loro influenza commerciale e l’accoglienza dei pellegrini durante il pellegrinaggio. Dio rivelerà, più tardi, relativo a questo avvenimento, surat Qoraish.  Col passare delle generazioni avevano sostituito il monoteismo puro di Ibrahim per l’idolatria.

2) L’anno dell’elefante:

Nel 570 del calendario gregoriano, Abraha, re cristiano dello Yemen, decise di distruggere la Ka’ba sul dorso di un elefante. Alle porte della Mecca, fu, egli ed il suo esercito, lapidati da nuvole di uccelli inviati da Dio. Quest’anno, segnato da quest’evento, vidi la nascita del nobile messaggero. È citato nel corano, nella sura l’elefante.

3) La nascita:

Il profeta viene dalla stirpe più nobile dei Qoraish. Suo padre si chiamava Abdallah ed apparteneva al famoso clan di Banu Hashim. Sua madre, Amina, era nota per la sua alta moralità. Tutta l’ascendenza genealogica del profeta era pura di ogni unione illecita, fatto notevole a quest’epoca. La sua nascita fu accompagnata da molti segni. Sua madre non ha sentito affatto i dolori del parto; il bambino è venuto al mondo circonciso; a questo momento stesso, una luce brillante illuminò tutte le regioni circostanti; il fuoco sacro dei persiani, acceso da oltre mille anni, si è estinto… Suo padre morì alcune settimane prima della sua nascita.

II) la sua gioventù:

1) La sua infanzia:

I Meccani di quest’epoca avevano l’abitudine di affidare i loro bambini alle tribù arabe del deserto per rinforzare la loro costituzione fisica ed acquisire un Arabo parlato puro. Muhammed benché orfano, fu preso in carico da Halima, di una famiglia povera di Banu Sa’d, con la quale passò alcuni anni. Un evento si verificò che rovesciò la vita calma di questa famiglia. Degli Uomini in bianco, angeli, aprirono il petto di Muhammad, ancora bambino, e lavarono il suo cuore ritirando la cattiva inclinazione intrinseca a qualsiasi uomo. Quando il bambino fu riportato a sua madre, Amina la portò ai suoi zii materni, a Medina, per visitare la tomba di Abdullah (suo padre). Durante il viaggio del ritorno, sua madre morì improvvisamente uando Lui era ancora all’età di 6 anni. Alla Mecca, un altro lutto lo attendeva, 2 anni più tardi, quello del suo nonno Abdel Mutaleb. È all’età di 8 anni che fu affidato a suo zio Abu Taleb.

2) la sua gioventù :

Il giovane Muhammad ha dovuto cominciare a guadagnarsi molto presto da vivere;  ha fatto, particolarmente, il pastore. All’età di 10 anni, ha accompagnato suo zio che conduceva una carovana in Siria. Un monaco, chiamato Bahira, avendo notato una nuvola bianca isolata che seguiva la carovana invitò i viaggiatori. Riconobbe in Muhammad il nuovo ed ultimo Profeta a cui fece delle raccomandazioni mettendolo soprattutto in guardia contro gli ebrei. Quando il Profeta ebbe raggiunto l’età di 14 anni, partecipò alla guerra “di profanazione” , (al fijjar), al fianco dei suoi zii, distribuiva loro le frecce. Dio lo preservò durante tutta questa gioventù di tutte le immoralità comune della sua epoca.

3) Il suo matrimonio con Khadija:

A 25 anni, Muhammad era diventato ben noto per la sua integrità e la sua moralità. Una vedova ricca, Khadija, di 40 anni, lo adoperava per vendere le sue merci in Siria. Impressionata dall’onestà del suo agente e dalla sua personalità fuori del comune, gli offrì la sua mano (anno 595). Ebbero quattro figlie e due ragazzi morti in età bassa. La sua famiglia fu radiante d’affezione, di generosità e d’ospitalità. Dopo un’ingiustizia ovvia su un commerciante venuto dallo Yemen, alcuni capi della Mecca si riunirono ed organizzarono un ordine di cavalleria (hilf el fudul) destinato a difendere l’oppresso. Muhammed prestò giuramento con loro, atto il cui conservò orgoglioso anche dopo la rivelazione.